Quanto mi costi: Francescon punta il dito verso Donazzan, Rete Veneta e Irigem
Giovedi 20 Settembre 2012 alle 23:36 | 0 commenti

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Ferdinando Francescon, volto noto del Pdl padovano, invia un esposto alla procura di Vicenza e chiede di accendere i fari sulla gestione del bilancio regionale in materia di formazione e attività di comunicazione appaltata a privati: finiscono così nel mirino Donazzan, Irigem e Rete Veneta Â
Come vengono usati i fondi regionali per i corsi di formazione? E come vengono determinati i pagamenti a fronte dei servizi erogati da alcuni gruppi televisivi e pagati sempre dal contribuente veneto? Le procedure adottate hanno tutti i crismi della sana gestione della cosa pubblica? Se lo chiede Ferdinando Francescon, volto conosciuto del Pdl padovano, in un esposto inviato a metà agosto alla procura della repubblica di Vicenza.
Nella lente di ingrandimento di Francescon è finita la galassia della famiglia bassanese Jannacopulos. Un nome legato principalmente al network Rete Veneta e ad Irigem, uno tra i soggetti veneti leader in materia di corsi di formazione, aggiornamento ed expertise.

Ferdinando Francescon (credit Il Mattino di Padova)
Il discorso però si inspessisce quando citando commenti e opinioni apparsi in rete Francescon punta i suoi fari su due fattispecie. Uno, i fondi giunti al gruppo Irigem per i corsi supervisionati dall'assessorato alla formazione capitanato da Elena Donazzan (compagna di partito dello stesso Francescon peraltro). Due, le massicce presenze di cui la stessa Donazzan avrebbe beneficiato sugli schermi di Reteveneta la cui proprietà , come nel caso di Irigem, fa riferimento alla famiglia Jannacopulos che ha il centro dei suoi interessi tra Bassano del Grappa e Rosà .

Ente di Formazione I.RI.GEM.
Il titolo della discussione era esplicito: "Elena Donazzan e i finanziamenti regionali all'Irigem. La vera omertà sta qui di casa". E le parole che sono andate di traverso a Jannacopulos pubblicate da un lettore con pseudonimo carrisig sono queste: "Ho letto su un blog locale la storia dei finanziamenti regionali di cui avrebbe goduto l'Irigem,l'istituto di formazione di Rosà del medesimo proprietario di Reteveneta sotto l'assessorato di Elena Donazzan: si parla di diversi milioni di euro, molto di più di quelli citati in quest'articolo, presenti nelle "pieghe del BUR" regionale. Cito testualmente quelli che ho letto su quel blog. "Decreto dirigente della formazione 1407/2008: Percorsi triennali 3 finanziamenti: € 92.000, € 202.000, € 184.000. Decreto del dirigente alla Formazione 1699/2008 finanziamento: € 202.400. Decreto del dirigente alla Formazione 1023/2008, iniziativa chiamata "ISIDE" erogazione: € 280.695. Decreto del dirigente alla Formazione 643/2009, Joy € 78.000. Decreto 133/2008 Area giovani importi erogati: € 478.329... € 302.870... Tutto ciò è copiato, ma verificato di persona. Potete farlo anche voi se volete. Mi si dice in quel blog che ce ne sono molti e molti

Filippo Jannacopulos, amministratore unico di Rete Veneta - Teleradio Diffusione Bassano S.r.l.
Epperò la risposta da parte di Pierluca Scalco, editore di Bassanonet.it, arriva a stretto giro con una nota del 26 marzo 2006: "Riteniamo che la discussione in questione, inserita e gestita nel forum dai nostri utenti, non abbia alcun intento offensivo o diffamatorio e ponga invece alcune questioni inerenti ad argomenti di interesse pubblico che fanno seguito ad altre discussioni su temi medesimi o analoghi già inserite da altri utenti da alcuni mesi nel forum, che possono essere liberamente contestate e controbattute, nello spirito di un confronto sereno e trasparente, dai diretti interessati.

Gerardo Colamarco, Uil, e Franca Porto, Cisl (credit RovigoOggi.it)
Peraltro anche VicenzaPiù a partire dal numero 236 (9 giugno 2012, pagina 12) aveva acceso i fari sulle «liason dangereuse» che si sarebbero materializzate a palazzo Ferro Fini con un pezzo della politica vicentina. Non è un caso infatti che l'esposto di Francescon alleghi appunto alcuni brani estratti da Bassanonet.it e da VicenzaPiù.
Ma sullo sfondo però c'è un'altra questione. Esistono degli strumenti seri ed affidabili per valutare efficacia, successi e insuccessi dei soggetti finanziati dalla regione nell'ambito della formazione? Se questi strumenti esistono l'amministrazione regionale ne fa uso o se ne è comunque dotata? E i consiglieri di palazzo Ferro Fini, ma più in generale tutta la politica veneta, si sono mai posti seriamente il problema? E il mondo dell'imprenditorìa, che è de facto uno degli utenti finali del sistema della formazione, lo ha fatto?
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